Eritrea e Somalia hanno ristabilito le relazioni diplomatiche. I due Paesi del Corno d'Africa hanno firmato un accordo che prevede anche lo scambio di ambasciatori nelle rispettive capitali.
Giornata storica
L'intesa (chiamata “Dichiarazione sulle relazioni fraterne“) è stata raggiunta in occasione della visita ad Asmara del presidente Mohamed Abdullahi Mohamed detto “Farmajo”, la prima di un capo di Stato somalo dall'indipendenza dell'Eritrea nel 1993. E' un altro segnale di cambiamento positivo nella regione dopo lo spettacolare riavvicinamento delle ultime settimane tra l'Eritrea e l'Etiopia: la visita del capo di Stato somalo segue il disgelo tra Addis Abeba e Asmara, che hanno firmato il 9 luglio una dichiarazione congiunta che ha messo fine a quasi due decenni di stato di guerra; i due Paesi hanno da allora restaurato relazioni diplomatiche e ripreso i primi voli commerciali tra le capitali.
Il conflitto
Ma è l'intera storia recente dei tre Paesi che si intreccia. Sotto il regime militare di Siad Barre, la Somalia sostenne l'Eritrea nella guerra di indipendenza contro l'Etiopia. Ma dopo la caduta del dittatore, nel 1991, la Somalia piombò nel caos ed Etiopia ed Eritrea tornarono a scontrarsi tra il 1998 e il 2000 in una guerra sanguinosa che provocò circa 80.000 morti. Poi dalla metà degli anni 2000, la Somalia è diventata il teatro di un conflitto per procura tra Addis Abeba e Asmara. L'Etiopia si è schierata con il fragile governo ad interim a Mogadiscio, mentre l'Eritrea è stata accusata di sostenere i militanti islamici che cercavano di rovesciarlo; proprio queste accuse hanno valso all'Eritrea, a partire dal 2009, le sanzioni dell'Onu. Asmara ha sempre contestato le accuse e in effetti le ultime relazioni di esperti delle Nazioni Unite mostrano che non ci sono prove di tale sostegno.
Nuove relazioni
L'accordo appena firmato cerca di voltare pagina sul passato: dichiara che “l'Eritrea sostiene con fermezza l'indipendenza politica, la sovranità e l'integrità territoriale della Somalia, e gli sforzi dei somali e del loro governo per ripristinare la legittima statura del loro Paese e per soddisfare le alte aspirazioni del loro popolo”. Il comunicato, pubblicato sul sito web del ministero dell'Informazione eritreo, aggiunge che i due Paesi “cercheranno di allacciare una maggiore cooperazione nei campi della politica, dell'economia, del sociale, della cultura, della difesa e sicurezza”; e promette anche che lavoreranno “insieme per promuovere la pace, la stabilità e l'integrazione economica nella regione”.