Avvisiamo coloro che su Cipro e nell'Egeo stanno facendo male i conti e si stanno comportando in maniera impertinente, manderemo all'aria i vostri piani“. Recep Tayyp Erdogan è categorico sulla querelle legata alle trivellazioni a largo delle coste di Cipro che coinvolge anche la Saipem 12 mila, nave dell'Eni bloccata sabato scorso dalla marina di Ankara.
Monito
“Consiglio alle compagnie straniere che operano nelle acque di Cipro, fidandosi di Nicosia, di non superare i limiti e di non lasciarsi strumentalizzare per un lavoro che eccede i loro limiti e le loro forze. Le spacconerie di costoro sono sotto osservazione dei nostri aerei, delle nostre navi e dei nostri uomini”. Il leader turco ha persino paragonato l'impegno della Turchia su questo tema alle operazioni militari contro i curdi nel nord della Siria, avvertendo che come in quel caso “rovinerà lo scenario a chi commette errori di calcolo”.
Ferri corti
L'intervento di Erdogan arriva mentre sale la tensione con Atene, alleata e “protettrice” di Cipro, come dimostra lo speronamento nell'Egeo di un pattugliatore della Guardia costiera greca ancorato al largo dell'isola contesa di Imia da parte di una motovedetta turca. L'incidente, poco distante dal porto turco di Bodrum, non ha causato feriti, ma la Grecia ha convocato per protesta l'ambasciatore della Turchia e ha accusato Ankara di “non contribuire alla stabilità della regione” e “di risvegliare ulteriori tensioni”.
Forcing
Intanto l'Italia e l'Unione europea portano avanti un pressing diplomatico per favorire una distensione che permetta alla piattaforma Saipem 12000 dell'Eni e ai francesi di Total di avviare le esplorazioni attorno a Cipro. Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ha incontrato a Kuwait City il collega turco, Mevlut Cavusoglu, a cui ha espresso l'aspettativa italiana per “una soluzione condivisa nel rispetto del diritto internazionale e nell'interesse sia dell'Eni, sia dei Paesi della regione, sia delle due comunità cipriote”.
La posizione dell'Ue
Cavusoglu ha visto anche l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Federica Mogherini, che gli ha ribadito l'invito a “evitare minacce o azioni contro qualsiasi membro dell'Ue e a impegnarsi invece per relazioni di buon vicinato”, anche in vista del vertice Ue-Turchia che si terra' a marzo a Varna, sul Mar Nero. Il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, da parte sua, ha invitato la Turchia “a rispettare il diritto internazionale e ad astenersi dall'impegnarsi in pericolose provocazioni nelle acque territoriali di Cipro”.
L'isola divisa
I negoziati per la riunificazione di Cipro, dal 1974 divisa in due dalla creazione di un'entità' turca nel nord non riconosciuta dalla comunita' internazionale, sono naufragati nel luglio scorso. Ankara rivendica la sovranità su una parte della Zona economica esclusiva attorno alle coste, compreso il blocco 3 in cui l'Eni dovrebbe condurre le esplorazioni.