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Erdogan: “L'Ue faccia entrare la Turchia”

Roma blindata per l'arrivo questa sera di Recep Tayyp Erdogan, presidente della Turchia. Il calendario in due giorni di permanenza nella capitale è fitto di impegni: domattina l'incontro con il Papa, poi con il presidente Sergio Mattarella e con il primo ministro Paolo Gentiloni.

Dei temi in agenda Erdogan ne ha parlato in un'intervista a La Stampa. Adesione della Turchia all'Unione Europea, lotta al terrorismo, questione curda, status di Gerusalemme: diverse le questioni spinose che saranno al centro dei diversi colloqui.

Adesione all'Ue

“Ci aspettiamo che l’Ue rimuova il più presto possibile ogni ostacolo artificiale alla nostra adesione, assumendo un approccio costruttivo – le parole di Erdogan riguardo l'ingresso del suo Paese nell'Unione -. L’adesione della Turchia non può essere sacrificata a calcoli di politica interna”.

Curdi e terrorismo

Erdogan ritiene, tuttavia, che l'approccio dell'Ue rispetto al Pkk (l'organizzazione paramilitare di indipendentisti curdi, ndr) non aiuti. “Il Pkk – afferma – venne dichiarato organizzazione terroristica dall’Ue e da ogni singolo Stato. Poi però accade che un gruppo si avvolga negli stracci del Pkk e entri nel Parlamento europeo. Sono cose che non devono succedere”.

A proposito di curdi, il presidente turco ha ribadito che secondo lui è “illegale” il referendum che nel settembre scorso ha fatto prevalere i sostenitori dell'indipendenza del Kurdistan. L'attenzione si è spostata quindi all'operazione militare turca ad Afrin: “Non abbiamo problemi con i curdi siriani. Combattiamo solo i terroristi. Ed abbiamo il diritto di farlo. L’operazione “Ramoscello d’Olivo” vuole eliminarli dalla provincia di Afrin, da dove sono partite circa 700 azioni contro le nostre Hatay e Kilis”. Egli assicura inoltre che la Turchia contribuirà all'integrità del territorio siriano ed anche di quello libico.

Status di Gerusalemme

Con Papa Francesco il presidente Erdogan parlerà dello status di Gerusalemme. “Dopo la dichiarazione di Trump, contraria alla legge internazionale, ci siamo parlati – ha detto -. Voglio ringraziarlo per quella nostra telefonata su Gerusalemme, in seguito alla quale Papa Francesco non ha perso tempo e ha diffuso a tutto il mondo cristiano un giusto messaggio. Perché Gerusalemme non è una questione solo dei musulmani. Entrambi siamo per la difesa dello status quo e abbiamo la volontà di tutelarlo”. Per quanto riguarda Israele e Palestina, Erdogan ha rimarcato che “l'unica via è la soluzione dei due Stati“.

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