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Emergenza sbarchi, l’Europa corre ai ripari: anticipata l’Agenda

In seguito all’ennesimo barcone che si è capovolto nel Canale di Sicilia causando la morte di almeno 10 migranti, ma anche per tutti gli sbarchi che avvengono anche quotidianamente, “abbiamo deciso di anticipare l’Agenda europea sulla migrazione a metà maggio”, mentre prima era previsto a metà luglio. Questo l’annuncio arrivato oggi dal commissario all’immigrazione, Dimitris Avrampoulos, e dal primo vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans.

Nel dibattito che si è tenuto oggi tra i commissari, sono state segnalate quattro aree che saranno centrali nell’Agenda sulla migrazione: un forte sistema comune di asilo, una nuova politica europea che promuova la migrazione legale, una lotta senza quartiere alla migrazione irregolare e alla tratta di esseri umani, il rafforzamento delle frontiere esterne dell’Ue. Serve un “atteggiamento aggressivo nella lotta ai trafficanti di esseri umani responsabili di tragedie”, ha indicato Timmermans. “Basta con la politica dello scaricabarile – ha incalzato Avramopoulos – abbiamo un atteggiamento realistico e chiaro su quello che l’Europa può fare e ciò che non può fare”.

Secondo Frontex, l’agenzia per il controllo delle frontiere esterne dell’Ue, gli arrivi di migranti irregolari sono aumentati nel 2014, arrivando a quota 278 mila. Per questo nei nuovi programmi si chiederà di rafforzare la lotta alla tratta di esseri umani, lavorando in collaborazione con i Paesi terzi anche attraverso accordi di riammissione e cooperazione. Quindi, l’Ue punta a migliorare il sistema europeo comune di asilo, eliminando tutte le differenze tra le diverse politiche nazionali e affrontando le cause della migrazione. A proposito, l’Alto rappresentante dell’Ue Federica Mogherini, afferma che sta aumentando il lavoro con i paesi di origine e di trasito, per “proteggere le zone in cui sono in corso conflitti, intercettare le rotte dei trafficanti” e facilitare il reinserimento dei migranti. Come si legge nell’attuale Trattato Ue, “l’Unione deve sviluppare con i paesi limitrofi”, in modo da creare uno spazio di “prosperità e buon vicinato”, fondato sui valori dell’Europa e “caratterizzato da relazioni strette e pacifiche basate sulla cooperazione”.

Proprio a tal proposito, bisogna guardare anche gli aspetti positivi delle migrazioni. Per questo la Commissione europea avvierà una revisione della direttiva “Carta blu”, versione nostrana della green card americana. Infatti si cercherà di facilitare i lavoratori altamente qualificati a venire a vivere e lavorare in Ue. L’obiettivo è quello di essere più competitivi a livello globale. Questo è spiegato da Avrampoulos, che sostiene che “dobbiamo pensare a tutte le dimensioni della migrazione per creare un’Unione europea più sicura, prospera e attraente”. Quello che una volta era Mare nostrum “potete continuare a chiamarlo così – ha detto Timmermans rispondendo a una domanda di un giornalista – ma ora stiamo parlando di Europa nostra, perché riguarda tutti noi”.

Per riuscire ad ottenere risultati reali il budget di Frontex potrà essere aumentato grazie alla nuova Agenda europea, perché servono più risorse, anche umane, per affrontare al meglio la sfida in continua evoluzione lungo le frontiere esterne. “Frontex non è la guardia di frontiera dell’Unione europea, se vogliamo un sistema di questo genere dobbiamo crearlo”, ha ribadito il commissario Avramopoulos,

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