Torna oggi in edicola Charlie Hebdo, dopo una pausa di 6 settimane. E’ il secondo numero che viene pubblicato dopo la strage del 7 gennaio. Il settimanale satirico è tornato a sfidare gli islamici e il radicalismo con 2,5 milioni di copie. Gli attivisti del partito di estrema destra “Yisraele Beytenu”, guidato dal ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman, hanno distribuito la rivista francese come parte della campagna in vista delle elezioni generali del 17 marzo.
E’ stata la Corte Suprema israeliana ad approvarne la proposta ribaltando così una decisione della commissione elettorale della scorsa settimana. La notizia è stata pubblicata dal “Jerusalem Post” nel quale vengono riportate le parole di ministro Lieberman: “In questo modo viene veicolato un messaggio importante: Israele resta uno stato ebraico democrtico, che non deve capitolare di fronte alle minacce perpetrate dai membri arabi della Knesset che tentano di trasformarlo in un Paese controllato dallo Stato Islamico”.
Il deputato arabo israeliano, Ahmad Tibi, non ha lasciato attendere i suoi commenti dichiarando che il gesto compiuto dal partito Yisraele Beytenu oltre a violare le leggi della campagna elettorale, metterebbe in serio pericola la pace in quanto approverebbe l’offesa ai musulmani deridendo i suoi simboli religiosi.
La copertina simbolo di questo importante numero mostra un cane che scappa con una copia del giornale satirico in bocca inseguito dalle caricature di autorità come Nicolas Sarkozy, Marine Le Pen e Papa Francesco. Tra questi un jihadista raffigurato come un lupo nero che stringe tra i denti un kalashnikov. Sullo sfondo rosso e i disegni neri emerge la scritta “si ricomincia” a segnare il nuovo inizio del settimanale dopo la lunga pausa di un mese e mezzo.