Oltre 8 milioni di elettori si recheranno oggi e domani alle urne in Repubblica Ceca, per rinnovare un terzo dei senatori in Parlamento ed eleggere i loro rappresentanti nelle città e nei comuni. L’esito del voto porterà al rinnovo di oltre 62 mila consiglieri comunali: sarà influenzato soprattutto dai risultati delle città capoluogo di regione. Domina la sfiducia verso i partiti tradizionali a vantaggio di quelli nuovi, delle coalizioni e dei populisti: le amministrative saranno quindi un test importante per la coalizione governativa di centro sinistra, al potere dall’inizio dell’anno.
Occhi puntati soprattutto sui risultati elettorali del Movimento dei cittadini insoddisfatti (Ano 2011), del ministro delle finanze Andrej Babis: una formazione che ha trovato largo sostegno nel Paese, cosa che non è riuscita ad altri come Veci Verejne o il partito US-DEU. Il movimento di Babis vorrebbe sfruttare l’atteso ribasso dei partiti classici, come i socialdemocratici e i conservatori dell’ODS, per imporre i suoi candidati nelle sezioni locali dei Comuni.
La situazione sarà frammentaria soprattutto nel Municipio di Praga, che è composto da 65 consiglieri eletti in un collegio unico: sono Ano 2011 e Top 09 le due formazioni favorite, ma probabilmente supereranno di poco il 20% dei consensi. Il municipio potrebbe trovarsi quindi nella condizione di dover raggruppare diversi micro movimenti, al di sotto della soglia del 5%: mettere insieme le loro istanze sarà il complesso compito della formazione che otterrà più preferenze.