Fa marcia indietro il vicepresidente iraniano Eshaq Jahangiri che, nelle ultime ore, ha annunciato il suo ritiro dalla competizione elettorale in Iran, dove il prossimo 19 maggio i cittadini saranno chiamati alle urne per scegliere il nuovo presidente.
“Voto Rohani”
Il candidato riformista e vicepresidente dell’Iran, ha così ufficializzato il suo ritiro dalla corsa alla presidenza del Paese, annunciando anche che voterà per il presidente uscente, Hassan Rohani. Jahangiri ha comunicato la sua decisione il giorno dopo in cui il sindaco di Teheran, Mohamad Baqer Qalibaf, conservatore, aveva annunciato il suo ritiro in favore del candiato Ebrahim Raisi, protetto dell’ayatollah Sayyed Ali Khamenei, Guida suprema della Repubblica islamica. “Ho portato a termine il mio dovere storico e, votando Rohani, aiuterò questo Paese a proseguire sulla strada del progresso – ha dichiarato il vicepresidente nel corso di un comizio tenuto a Shiraz -. Ho corso come candidato affinché la voce dei riformisti venga udita”.
Khamenei: “Elezioni, un esempio per tutto Medio oriente”
“Nonostante l’insicurezza che regna nei Paesi della Regione, l’Iran si sta preparando a tenere elezioni con calma e sicurezza“, ha dichiarato l’ayatollah Sayyed Ali Khamenei, Guida suprema della Repubblica islamica, sottolineando che costituiscono cosi “un esempio per tutta l’area mediorientale“. “Alcune nazioni regionali, i cui governi sono sotto il protettorato del regime americano, disprezzano le elezioni – ha aggiunto l’ayatollah lanciando una chiara frecciatina all’Arabia Saudita -, ed è un sogno per loro poter votare e scegliere chi li governa”.