A due giorni dalle elezioni politiche della Grecia crescono le attese e le speranze. Secondo gli ultimi sondaggi Gpo sarebbe in aumento il divario tra il favorito di estrema sinistra Syriza (al 30,4%) e la ND di centrodestra (26,4%). Ma è anche vero che al momento determinare la maggioranza assoluta non è possibile, infatti secondo un altro sondaggio dell’Università di Macedonia il vantaggio sarebbe di 6 punti, con Tsipras al 33,5% e Nuova Democrazia al 27%.
Incrociano le dita i sostenitori di Syriza, perché se arrivassero a un 36% potrebbero guadagnare la maggioranza assoluta e ottenere 101 seggi più il premio di lista, arrivando a 151 su 300 totali, fatto che creerebbe più di un grattacapo dalle parti di Strasburgo e Bruxelles.
Per quanto concerne la situazione degli altri partiti, la novità nello scenario politico greco attuale è costituito da To Potami, il partito di centro con idee europeiste fondato appena 1 anno fa che potrebbe raccogliere il 7%. I socialisti del Pasok, che erano la terza forza politica di Grecia dopo le elezioni del 2012, hanno perso pezzi per strada e dovrebbero prendere un 5%. Alba Dorata, partito di ispirazione neonazista che conquistò nel 2012 il 7% dei voti, è accreditato al 5% e lotterà in lotta con il Pasok e il Partito Comunista di Grecia (Kke) come quarta forza politica. A chiudere il Kinima al 3% e i Greci Indipendenti di Anel, entrambi rischiano di non entrare in Parlamento.