Il parlamento del Myanmar ha eletto un nuovo presidente: Win Myint, ex presidente della Camera bassa e militante nella Lega nazionale per la democrazia (Nld) di Aung San Suu Kyi, sin dalla fondazione del partito nel 1988. Figura di primo piano della legislatura, è noto per la forza delle proprie convinzioni politiche, diversamente dal suo predecessore Htin Kyaw, ritenuto per lo più un prestanome del consigliere di Stato Aung San Suu Kyi. Il nuovo presidente è stato più volte arrestato dal regime militare birmano. Eletto parlamentare con Suu Kyi alle elezioni del 2012 e poi ancora nel 2015, è ritenuto una figura incorruttibile.
L'elezione di un nuovo presidente si era resa necessaria dopo le dimissioni per motivi di salute di Htin Kyaw, avvenute la scorsa settimana. Win Myint, è stato votato da entrambe le Camere del Parlamento, ottenendo 403 voti contro i 211 di Myint Swe – uno dei due vicepresidenti, che ha l'appoggio dei militari – e i 18 di Henry Van Tio, il vicepresidente proposto dalla Camera alta. Nell'attuale assetto istituzionale birmano, la figura del presidente è in sostanza secondaria rispetto a quella di Aung San Suu Kyi, per la quale è stata creata ad hoc la carica di “consigliere di stato” per consentirle di aggirare la clausola costituzionale che preclude la presidenza a chi ha figli stranieri o è sposato con stranieri: esattamente la situazione di Suu Kyi.