Dieci militari egiziani sono morti a seguito di esplosioni avvenute nel centro della regione del Sinai. A riferirlo ĆØ l’agenzia Mena che ha citato il portavoce dell’esercito. Le deflagrazioni sono state causate da “due cariche esplosive” che hanno colpito vetture dei militari che “stavano dando la caccia a elementi terroristi molto pericolosi”, ha precisato il portavoce in un comunicato pubblicato su Facebook.
Forze del Terzo corpo d’armata sono penetrate in un “covo terrorista nel centro del Sinai e hanno ingaggiato scontri” con “takfiri“, ha aggiunto il portavoce usando un termine con cui vengono indicati i terroristi dell’Isis e riferendo che ne sono stati uccisi 15 e arrestati 7. Inoltre sono stati “distrutti due depositi” che contenevano mezza tonnellata di tnt e 55 sacchi di nitrato d’ammonio. Fra l’altro sono state sequestrate “grandi quantitĆ di cariche esplosive” e “bombe”.
La penisola del Sinai, soprattutto nella sua parte nord-orientale, ĆØ interessata da una guerriglia condotta da jihadisti legati al sedicente Stato islamico che compiono frequenti attacchi contro l’esercito egiziano che risponde con sanguinose incursioni.Ā Il 9 gennaio erano stati uccisi nove poliziotti e il 25 novembre otto soldati ma in passato si erano registrati attacchi anche piĆ¹ sanguinosi come quello da 32 morti di fine gennaio 2015. Secondo dati ufficiali del mese scorso, solo tra settembre e l’inizio di febbraio nel Sinai settentrionale sono stati uccisi circa 500 terroristi islamici.
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