E' di almeno due morti il bilancio dell'uragano Michael che ieri ha toccato il suolo degli Usa portando devastazione in Florida, Georgia e Alabama. La tempesta si è indebolita, passando a categoria due, ma continua a martellare la parte di entroterra più vicina alla costa orientale.
Danni
Le vittime sono un ragazzino di 11 anni, la cui casa ancora non è stata raggiunta dai soccorsi, e un uomo schiacciato da un albero caduto sulla sua abitazione nella contea di Gadsden, in Florida. Ingenti i danni: Michael ha, infatti, provocato un mega blackout, che ha lasciato 500 mila persone senza elettricità, e ha poi distrutto case e spiagge.
Forza spaventosa
L'entità della forza della tempesta è evidente nelle immagini drammatiche che mostrano case demolite e quartieri sommersi, decine di veicoli abbandonati annegati nell'acqua, massicce aste di metallo con cartelloni abbattuti. Non era mai accaduto che un uragano colpisse la terraferma statunitense a una tale velocità a ottobre, il mese che di solito segna la fine della stagione degli uragani sull'Atlantico, che comincia a giugno. L'uragano ha raggiunto la costa con venti a quasi 250 chilometri all'ora intorno alle 12 di mercoledì, vicino a Mexico Beach, nella Florida settentrionale, lungo il Panhandle, un striscia di terra con spiagge tra le più spettacolari degli Stati Uniti. Quel che più ha impressionato è stata la rapidità con cui, in appena due giorni, passando sopra le acque calde e relativamente poco profonde del Golfo del Messico, si sia rafforzato da tempesta tropicale a urgano di categoria 4. Michael ha fatto registrare i venti più forti dal 1992 e dall'uragano Andrew.
Misurazioni
Ma i meteorologi usano anche un'altra misura per valutare l'intensità degli uragani: la pressione centrale, misurata con precisione da un aereo che vola nel mezzo della occhio della tempesta: questo valore dà un'idea delle dimensioni della tempesta e misurato in questo modo – più bassa è la pressione più forte è l'uragano – Michael è stato il più potente dall'uragano Camille nel 1969. In ogni caso, a prescindere da come lo si misura, Michael è tra i più potenti uragani nella memoria recente, con Camille nel 1969, Andrew nel 1992 e Katrina nel 2005.
Emergenza
Il governatore della Florida, Rick Scott, ha chiesto al presidente Donald Trump una dichiarazione di grave catastrofe, al fine di razionalizzare le risorse e l'assistenza da parte del governo federale, sottolineando che Michael ha avuto una violenta “straordinaria” e una “ampiezza” senza precedenti. L'uragano è stato definito “un mostro” da Trump che ha annunciato che andrà nelle zone colpite tra domenica e lunedì.