Asima Yaqoob, la giovane cristiana bruciata viva in Pakistan dal fidanzato per essersi rifiutata di convertirsi all'Islam per sposarlo, è morta nell'Ospedale Mayo di Lahore, in Punjab. Secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie, la giovane donna è deceduta a causa della gravità delle ustioni riportate su gran parte del corpo.
Dinamica
Stando alla versione della polizia i due giovani di Sialkot (nel Punjab) volevano sposarsi, ma avevano posto come condizione la conversione dell'altro alla propria religione. Quando Rizwan Juggar (il ragazzo) ha capito che Asima non avrebbe mai abiurato il cristianesimo l'ha cosparsa di cherosene e le ha dato fuoco. La giovane è ora ricoverata al Mayo Hospital di Lahore con ustioni sull'80% del corpo. Il padre di Amina, ha raccontato che il ragazzo l'ha aspettata mentre tornava dal suo lavoro di domestica e, dopo averle tirato del cherosene, ha appiccato il fuoco lasciandola in preda alle fiamme in mezzo a una strada.
La fuga e la confessione
Dopo aver dato fuoco alla donna che diceva di amare, Juggar si è dato alla fuga ma è stato rintracciato dalla polizia. Alle strette ha confessato il crimine ed è stato arresto. Ora per lui si apriranno le porte di un tribunale speciale antiterrorismo, che sempre a Lahore, aveva condannato a morte Imran Ali, ventiquattrenne assassino di Zeinab, la bambina stuprata e uccisa tre mesi fa in Punjab.