Un bilancio di 50 vittime e 59 feriti a Papua, in Indonesia, dove una alluvione si è abbattuta con violenza su città e villaggi nei pressi del capoluogo del distretto, Jayapura. Danni enormi sono stati provocati dall'inondazione seguita alle fortissime piogge abbattutesi nella regione, nella zona nord-orientale dell'arcipelago indonesiano, con case e ponti letteralmente spazzati via dalla forza delle acque, causando peraltro enormi difficoltà anche ai soccorritori. Al momento si contano oltre 4 mila sfollati, mentre fra le vittime si contano almeno tre bambini. Secondo quanto riferito dall'Agenzia per la gestione dei disastri, Sutopo Purwo Nugr oho, le principali cause del disastro vanno ricercate nell'acqua alta e nel fango che, staccandosi dai costoni, ha letteralmente sepolto alcuni villaggi.
I soccorsi
Molte persone sono state accolte nei centri per rifugiati allestito dalle autorità indonesiane. Almeno nove i villaggi sommersi dall'acqua e dal fango, quasi tutti nel sottodistretto di Sentani, dove si è verificata una frana e, in seguito, l'alluvione della valle sottostante trascinando via alberi, abitazioni e strade. L'amministrazione provinciale di Papua ha dichiarato un'emergenza di due settimane per ottenere assistenza dal governo centrale. Complicato il lavoro dei soccorsi, costretti a operare in zone ormai quasi del tutto prive di strade e sommerse da acqua, fango e detriti. Secondo quanto riferito da un portavoce militare, alcuni soccorritori sono riusciti a salvare due bambini feriti, rimasti intrappolati per diverse ore, evacuando al contempo oltre 4 mila persone e ridistribuendoli nei rifugi temporanei.
Frana in aeroporto
Stando a quanto riportato da una cronista dell'agenzia Afp, presente sulla scena del disastro, un'altra frana si è verificata a Doyo, un complesso di abitazioni colpito da una pioggia di massi. Emblematica anche un'immagine arrivata dall'aeroporto di Jayapura, il capoluogo del distretto maggiormente colpito, dove un aereo è stato raggiunto da rocce rotolate sulla pista e parzialmente schiacciato.
