La firma di Donald Trump sull'ordine esecutivo per riunire le famiglie separate al confine tra Messico e Usa non mette al riparo il presidente dagli attacchi.
Iniziativa
La California, assieme ad altri 10 Stati americani, intende fare causa all'amministrazione guidata dal tyoccon per la politica di separare i figli dai genitori migranti entrati illegalmente negli Usa, sostenendo che l'ordine di revoca non prevede praticamente nulla per riunire le famiglie. L'iniziativa è stata annunciata dal governatore dello Stato di Washington, Jay Inslee, e dal procuratore generale, Bob Ferguson, che ha definito la politica di tolleranza zero promossa dalla Casa Bianca “crudele e incostituzionale“.
Scontro
Dopo essere stato messo sotto pressione in patria e dall'estero, Trump mercoledè ha ordinato la fine della pratica disumana di dividere i figli dai genitori per rinchiuderli in centri di detenzione e persino all'interno di gabbie. Tuttavia, hanno sottolineato Inslee e Ferguson, nell'ordine esecutivo non c'è nulla che porti alla riunificazione delle famiglie, che anzi potrebbero restare in custodia più a lungo di quanto in precedenza previsto. Non è chiaro nemmeno se l'amministrazione Trump continuerà a voler perseguire penalmente tutti coloro che varcano illegalmente il confine.
La denuncia
“Nessuno sa quello che sta facendo questa amministrazione oggi perché non lo sanno neanche loro“, ha affermato il governatore. Ferguson contava di presentare la denuncia al tribunale di Seattle giovedì ma l'ordine esecutivo del presidente l'ha costretto a rivedere il testo e a rinviare di qualche giorno. Insieme allo Stato di Washington, vi prenderanno parte anche California, Illinois, Iowa, Massachusetts, Maryland, Minnesota, New Mexico, Oregon e Pennsylvania. New York ha annunciato una denuncia a parte.