Ideputati arabo-israeliani boicotteranno, anche se ancora non si sa con quali modalità, il discorso del vicepresidente Usa, Mike Pence, previsto per domani alla Knesset. A confermarlo è il leader della “Lista Araba Unita”, Ayman Odeh, che definisce Pence un uomo “pericoloso” dotato di “una visione messianica” che mette in pericolo la regione. Il vicepresidente americano arriverà oggi pomeriggio in Israele dalla Giordania dopo essere stato in Egitto.
“Trump rilancerà il processo di pace”
Al presidente egiziano Abdel Fatah Al-Sisi, il vecepresidente degli Stati Uniti ha ribadito che Trump “è fermamente intenzionato” a far ripartire il processo di pace fra israeliani e i palestinesi. Sulla scelta del tycoon di riconoscere Gerusalemme capitale dello stato d'Israele, il presidente Al-Sisi ha espresso le sue preoccupazioni; Pence ha però confermato che Trump è deciso a mantenere lo status quo della Città Santa.Per quanto riguarda l'Egitto, uno degli alleati degli Usa, il vicepresidente americano ha sottolineato le sue preoccupazioni per il rispetto dei diritti umani, ribadendo l’impegno di Washington al fianco dell’Egitto nella lotta contro il “cancro del terrorismo”, come lo ha definito Pence.
La visita in Israele
Domani mattina il primo incontro con il premier Benyamin Netanyahu e quindi nel pomeriggio l'intervento alla Knesset. In serata cena nella residenza del premier e il giorno successivo, martedì, visita al presidente Reuven Rivlin, al Museo della Shoah di Yad Vashem a Gerusalemme e quindi al Muro del Pianto. Pence arriva in Israele a più di un mese dalla decisione di Trump su Gerusalemme capitale dello stato ebraico e al trasferimento dell'ambasciata da Tel Aviv che hanno portato alla rottura delle relazioni con i palestinesi e gran parte del mondo arabo.