Vian Dakhil, la deputata irachena che dopo le sue denunce davanti alle telecamere è diventata il simbolo e la voce della minoranza yazida ha lanciato l’allarme che sono 3.500 le donne yazide rapite dall’Isis e oltre 2.000 quelle uccise dall’inizio dell’offensiva dei miliziani.
Dakhil ancora cammina con le stampelle dopo l’incidente a bordo dell’elicottero su cui viaggiava per portare aiuto ai profughi nella regione di Sinjar. Ieri ha incontrato a Erbil il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
La deputata ha detto: “La mia speranza è che al più presto sia creato uno stato curdo di cui gli yazidi facciano parte”. La minoranza yazida non si sente rappresentata dall’esecutivo di Baghdad. “Il mio sogno – conclde – è un Iraq diviso in tre regioni: curda, sciita e sunnita”.