L’inviato speciale Onu in Siria, Staffan de Mistura, ha esortato la Russia a lasciare alle Nazioni Unite il controllo dei 3 corridoi umanitari creati per far uscire i civili da Aleppo, città assediata nel Nord del Paese. I corridoi sono nati su iniziativa di Mosca con l’avvallo di Damasco; il presidente siriano Bashar al Assad ha concesso anche un’amnistia a tutti gli oppositori armati che si arrendono e consegnino le armi, aprendo per loro un quarto corridoio a nord di Aleppo, verso la strada Castello.
“Suggeriamo alla Russia che ci lasci i corridoi decisi su sua iniziativa. L’Onu e i suoi partner umanitari sanno quello che bisogna fare. Ne hanno l’esperienza”, ha sottolineato de Mistura ai giornalisti a Ginevra. Esperti militari russi sono arrivati venerdì nella capitale svizzera per incontrare controparti statunitensi al fine di discutere sulla situazione in Siria; nello specifico, le due potenze hanno comparato le rispettive mappe per delineare le aree dove si trovano i terroristi nel paese.
“Siamo in linea di principio a favore dei corridoi umanitari nelle giuste circostanze”, ha detto ancora de Mistura, aggiungendo che l’Onu ha “studiato” il piano russo. L’emissario dell’Onu per la Siria ha anche ribadito la richiesta fatta ieri a New York dal numero uno delle operazioni umanitarie dell’Onu, Stephen O’Brien, “di attivare tregue umanitarie di 48 ore per consentire delle operazioni trasnfrontaliere e attraverso le linee del fronte” a Aleppo. “Come ci si può aspettare che la gente voglia prendere questi corridoi mentre ci sono dei bombardamenti”, ha concluso l’inviato Onu.