Borse in affanno dopo l'imposizione di dazi cinesi suĀ 60 miliardi di prodotti americani, in risposta all'analoga iniziativa Usa.
In affanno
Il Dow Jones di Wall Street perde in chiusura il 2,38%, in calo anche le europeeĀ e Tokyo conferma il trend in apertura (-1,43).Ā Le Borse cinesi aprono la seduta in calo scontando le perdite di Wall Street: l'indice Composite di Shanghai cede nei primi minuti di contrattazione lo 0,69%, a 2.883,75 punti, mentre quello di Shenzhen perde l'1,07%, a quota 1.535,10.
Crediti
A preoccupare ĆØ l'ipotesi di una guerra commerciale a tutto campo che rischia di travolgere la giĆ debole economia mondiale, innescando una recessione globale e mettendo all'angolo le banche centrali. Pechino ĆØ il maggior creditore estero statunitense, con in portafoglio 1.100 miliardi di dollari di debito Usa. Un'arma potente da poter giocare nelle trattative. Ma allo stesso tempo un'arma rischiosa: se la Cina dovesse decidere di “scaricare” o di ridurre gli acquisti di Treasury – spiega l'Ansa in un'analisi – le ripercussioni sarebbero mondiali, e il rischio per Pechino sarebbe quello di perdere credibilitĆ a livello globale. Un rischio, quindi, che Pechino potrebbe decidere di correre solo come ultima spiaggia.
Strategia
Un'altra strada che la Cina starebbe valutando di percorrere per colpire l'amministrazione TrumpĀ ĆØ Boeing, per la quale potrebbe ridurre gli ordini. Nel caso in cui decidesse di farlo, Pechino infliggerebbe unoĀ schiaffo doloroso al gigante dell'aviazione: giĆ in difficoltĆ per i due incidenti degli ultimi mesi e alle prese con una crisi di reputazione, un taglio degli ordini da parte della Cina sarebbe un segnale di sfiducia e un colpo duro per i conti.Ā
Trattative
Trump mette in guardia PechinoĀ ma poi assicura: “Sapremo in 3-4 settimane se le trattative commerciali con la Cina avranno successo. Mi sento che avranno successo”. “Siamo determinati e capaci di salvaguardare i nostri legittimi diritti e interessi. Continuiamo ad augurarci che gli Stati Uniti ci vengano incontro a metĆ strada”, aveva twittato ieri il presidente. Al momento non ĆØ chiaro – perĆ² – quale possa essere un possibile compromesso per sbloccare l'impasse delle trattative.
Nuova lista
Una debole speranza ĆØ affidataĀ per ora al G20 del Giappone di giugno, quando – annuncia il presidente americano – Trump e Xi Jinping si incontreranno. Gli Stati Uniti stanno perĆ² approntando un nuova lista di dazi su quasi 4 mila prodotti cinesi, per un corrispettivo di circa 300 miliardi di dollari. Il rappresentate al commercio ha pubblicato i dettagli sui proposti dazi al 25% sul resto dei prodotti cinesi importati negli Stati Uniti. L'udienza pubblica sulle nuove tariffe ĆØ in programma il 17 giugno. I prodotti cinesi interessati sono 3.805: “L'elenco dei prodotti copre essenzialmente tutti i prodotti attualmente” .