I militanti dello Stato Islamico in Siria hanno conquistato la parte meridionale del campo di rifugiati palestinesi di Yarmouk, a 8 chilometri a sud della capitale Damasco. Secondo quanto affermato da Khaled Abdul-Majid, politico responsabile del Fronte di lotta Palestinese, sembra che gli uomini del Califfato siano avanzati in direzione dell’accampamento passando attraverso il distretto di Hajar al-Asawad.
Dopo aver assediato le strade di Oruba, Taqadum e parte di quella di quella di Safad, i combattenti dell’Isis hanno preso d’assalto l’ospedale della zona, catturando i membri dello staff medico e i volontari che lavorano presso la struttura. Il territorio colpito dall’invasione dei jihadisti è ritenuto importante in quanto l’area si estende su una superficie di 2,1 chilometri quadrati ed è densamente popolata. Intanto i miliziani dello Stato Islamico hanno posizionato dei cecchini sulle sommità dei palazzi e lungo le vie di Yarmouk sono in corso scontri tra gli uomini del Califfato e vari gruppi di rivali che controllano il campo da circa tre anni.
Dopo lo scoppio della guerra civile, il campo rifugiati è stato teatro di frequenti conflitti tra i ribelli del Libero Esercito Siriano da una parte, e i combattenti del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina-Comando Generale dall’altro, appoggiate dalle forze fedeli al regime di Assad che per oltre un anno assediarono e poi bombardarono il territorio fino al 2012. Da allora infatti Yarmouk è stata proclamata zona neutrale e ospita circa 18 mila persone, costrette, a causa del sovraffollamento, a vivere in condizione di grave precarietà.