Sono circa 3500 i bambini intrappolati all’interno del campo profughi palestinese di Yarmuk assediato dai combattenti dello Stato Islamico la scorsa settimana. Il rischio e che possano essere uccisi, torturati o lasciati morire senza acqua e cibo. La denuncia arriva da Save The Childreni cui operatori impegnati nel luogo, raccontano di corpi a terra che con difficoltà vengono soccorsi a causa dei combattimenti in corso.
Non solo, secondo fonti dell’organizzazione, “nei giorni scorsi decine di medici volontari, operatori umanitari e civili, sono stati uccisi, rapiti o feriti; e molti risultano ancora dispersi”. Gli uomini del califfato hanno ormai il controllo dell’80 % del territorio e, come riferisce Roger Hearn, Direttore regionale di Save the Children in Medio Oriente “a Yarmuk stiamo assistendo a una farsa. I palestinesi all’interno della Siria hanno faticosamente mantenuto una posizione di equilibrio per rimanere fuori dal conflitto, e per questo ora sono sotto assedio”.
“La vera tragedia è che i palestinesi all’interno della Siria non hanno posto dove scappare e trovare rifugio”, per questo l’organizzazione umanitaria ha lanciato un appello alla comunità internazionale chiedendo di sollecitare le parti in conflitto a cassare il fuoco o almeno di consentire ai bambini e alle famiglie di fuggire dal campo.