Esplosione in Siria nella notte: colpito il gasdotto principale che rifornisce la centrale elettrica della Capitale, Damasco. Secondo quanto riporta l’emittente al Jazeera la deflagrazione è avvenuta nella zona di Qalamun, coinvolgendo i depositi di gas nelle vicinanze. A causa dell’attentato, che dalle prime ipotesi sarebbe di matrice islamica integralista, l’erogazione dell’energia elettrica è stata interrotta sia a Damasco che in diverse altre aree della provincia.
Un attacco che alza il livello della tensione, dopo le azioni delle scorse settimane, e impone una risposta più mirata: secondo l’ambasciatore siriano in Russia, Riad Haddad, gli interventi aerei internazionali sarebbero insufficienti. In un’intervista all’agenzia Ria Novosti, il diplomatico ha spiegato la necessità di impiegare le truppe siriane via terra, per sradicare i militanti dell’Isis.: “Gli attacchi aerei americani ostacolano i militanti nei loro movimenti sul territorio siriano, ma la battaglia non sarà vinta solo dall’alto: serve l’impegno decisivo con le truppe di terra”.