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domenica 12 Gennaio 2025

Crisi siriana, membri dellโ€™opposizione ad Ankara per preparare nuovi colloqui

I rappresentanti dellโ€™opposizione politica e militare siriana si sono recati ad Ankara per colloqui con esperti del ministero degli Esteri turco, guidati dal sottosegretario Umit Yalcin, in vista della ripresa delle trattative sul futuro del Paese mediate dallโ€™Onu, prevista a Ginevra il 20 febbraio. Lo riferiscono fonti diplomatiche turche. Lunedรฌ, rappresentanti di Turchia, Russia e Iran torneranno a riunirsi ad Astana nella prima riunione della task-force sulla Siria per valutare lo stato di attuazione del meccanismo trilaterale di monitoraggio della tregua, concordato il mese scorso sempre in Kazakistan.

โ€œEsperti provenienti da Russia, Turchia, Iran e Nazioni Unite prenderanno parte ai lavori della task-force congiunta. Lo scopo del meeting รจ quello di discutere la realizzazione della cessazione delle ostilitร โ€, ha detto il ministero della Difesa russo.

Sul piano delle relazioni Mosca-Ankara, che stanno diventando decisive nella risoluzione della crisi, va segnalata la conferma dellโ€™arrivo di Erdogan nella capitale russa a inizio marzo. Si tratterร  del quarto incontro in sei mesi con Putin. I rapporti tra i due Paesi si sono normalizzati a oltre un anno dallโ€™abbattimento del su-24 russo da parte della contraerea turca che fece temere una pericolosa escalation nucleare.

Intanto Vladimir Putin e Viktor Orban, nel corso di una conferenza stampa congiunta, hanno sottolineato di condividere โ€œlo stesso approccioโ€ alla soluzione della crisi siriana. โ€œCrediamo โ€“ ha detto il presidente russo โ€“ che sia necessario unire gli sforzi nella guerra al terrore poichรฉ quando si troverร  una soluzione politica alla crisi siriana e verrร  riportata la pace sarร  piรน semplice risolvere il problema dellโ€™immigrazione in Europaโ€œ.

Mosca, fra lโ€™altro, ha registrato tre violazioni del cessate il fuoco in Siria nelle ultime 24 ore, tutte nella provincia di Latakia. La Turchia invece ha denunciato sette violazioni della tregua: cinque nella provincia di Damasco e due in quella di Hama. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca nel suo bollettino giornaliero sul monitoraggio della tregua in Siria.

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