L’Arabia Saudita è pronta a fare la sua parte nello Yemen. Riad parteciperà alla coalizione di Paesi volenterosi sunniti del Golfo che intendono riportare l’ordine a Sanaa. Un “significativo” contingente di truppe, blindati, e artiglieria saudita si è schierato lungo il confine tra i due Paesi in quella che, secondo fonti Usa, potrebbe essere usato sia in chiave difensiva che offensiva. Ieri il presidente sunnita dello Yemen, Abd-Rabbu Mansour Hadi, ha chiesto in una lettera inviata al Consiglio di Sicurezza Onu di approvare una risoluzione che autorizzi l’immediato intervento armato di “Paesi volenterosi” per fermare l’avanzata a sud (su Aden dove è rifugiato) delle milizie sciite Houthi che dallo scorso settembre controllano la capitale Sanaa.
Nel frattempo le forze ostili al presidente yemenita Abed Rabbo Mansour Hadi si sono impadronite oggi della base aerea di al Anad, la più importante nel Sud del Paese, che fino a pochi giorni fa era usata dalle forze Usa. L’ha reso noto una fonte militare. Questa occupazione è un nuovo passo verso Aden, la città in cui si trova il capo dello stato. “Gli Houthi hanno preso il controllo della base aerea di al Anad” evacuata la settimana scorsa dai militari americani, ha detto la fonte. Hadi, dal canto suo, ha di nuovo chiesto alla presidenza di turno francese del Consiglio di sicurezza Onu che si tenga una riunione straordinaria sullo Yemen.