“Se il regime di Maduro impone la sua Assemblea costituente il 30 luglio, gli Usa adotteranno massicce e rapide azioni economiche“. Lo ha scritto in una nota il presidente americano, Donald Trump. “Ieri (domenica ndr) il popolo venezuelano ha nuovamente messo in chiaro che è per la democrazia, la libertà, lo stato di diritto. Eppure le loro azioni forti e coraggiose continuano ad essere ignorate da un pessimo leader che sogna di diventare un dittatore“. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, “non rimarranno immobili mentre il Venezuela cade. Ancora una volta gli Stati Uniti chiedono che si tengano elezioni libere e giuste e restano accanto al popolo del Venezuela nella loro richiesta di riportare il loro Paese ad essere una piena e florida democrazia“.
Maduro, intanto, replica alle parole dell’Alto rappresentante Ue per gli Esteri, Federica Mogherini, aveva chiesto la sospensione l’Assemblea costituente convocata dal governo di Caracas. “E’ un’insolente – ha sbottato il presidente venezuelano in un video trasmesso a reti unificate – In Venezuela comandano i venezuelani e le venezuelane. Hai sbagliato Paese, Federica Mogherini: il Venezuela non è una colonia europea!”.
Da Bruxelles Mogherini aveva dichiarato che “risulterebbe utile” che, per allentare la crisi politica a Caracas, il governo effettuasse “gesti politici” di distensione, aggiungendo che “la sospensione della Costituente sarebbe appunto un gesto importante”, giacché “pare chiaro che un’ampia maggioranza” è contraria a questo progetto. Maduro ha risposto ribadendo che si andrà avanti comunque con le elezioni per la Costituente, convocate per il 30 luglio. “Io la convoco, e che l’Europa dica quello che vuole. Non ci importa quello che dice l’Europa, ci importa la dignità della nostra terra, che è la terra dei liberatori dell’America!”, ha incalzato Maduro, per poi ricordare “come li abbiamo cacciati via a colpi di machete gli eserciti della Mogherini, gli eserciti delle minacce europee“.