La Russia ha presentato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite un progetto di risoluzione sulla crisi in Venezuela, come reso noto dall'ambasciata presso il Palazzo di vetro: “Il progetto di risoluzione russo sul Venezuela – ha confermato ai media il portavoce dell'ambasciata, Fiodor Strzhizhovski – è stato effettivamente presentato”. Come previsto (e annunciato) per risolvere lo stallo del Venezuela Mosca propone di far leva sul cosiddetto Meccanismo di Montevideo, ovvero con una mediazione che avrebbe come garanti il Messico e l'Uruguay, così da porre fine alla crisi nel Paese attraverso una soluzione diplomatica. La proposta di risoluzione arriva pochi giorni dopo quella presentata dagli Stati Uniti, nella quale si chiedeva di “prevenire un ulteriore deterioramento della situazione umanitaria in Venezuela” e di assicurare “elezioni libere, giuste e credibili”.
Scontri al confine
Nel frattempo, al confine tra Brasile e Venezuela proseguono gli scontri tra i colectivos armati e i manifestanti che premono per aprire all'ingresso degli aiuti anche da oltre la frontiera brasiliana. Da sabato a oggi sono almeno 4 le persone rimaste uccise a Santa Elena de Uarein, dove un gruppo di dimostranti ha cercato di favorire il passaggio delle derrate dalla vicina ma oltre confine città di Pacaraima. Secondo quanto riferito via social da alcuni manifestanti, i militari venezuelani avrebbero sgomberato, con l'ausilio di armi, i Pemon che sostavano nel locale aeroporto, dove si erano radunati in segno di protesta per l'uccisione di una donna in zona di frontiera. Intanto, Juan Guaidò si è recato proprio in Brasile dove a breve incontrerà il presidente Jair Bolsonaro, a Brasilia.
Oro “prelevato”
Dentro i confini, la situazione continua a mantenersi tesa: il governo venezuelano ha infatti ritirato circa otto tonnellate d'oro dal caveau della Banca Centrale del Paese, come riferito da Reuters in un servizio esclusivo. Citando il deputato Angel Alvarado, l'oro sarebbe stato portato via la settimana scorsa, durante un momento di assenza delle guardie di sicurezza e, secondo le fonti, si conterebbe di venderlo illegalmente fuori dal Paese.