“Non vogliamo il collasso della Corea del Nord. Se Pyongyang decide anche adesso di stare dalla parte giusta della storia siamo pronti ad assisterla”. Così il presidente sudcoreano Moon Jae-in durante il suo intervento in Assemblea Generale Onu. Il regime “deve immediatamente scegliere la strada del dialogo“, ha precisato, chiedendo “di abbandonare politiche ostili verso altri paesi e porre fine alla politica nucleare in modo chiaro e irreversibile”.
L’adozione all’unanimità delle ultime sanzioni del Consiglio di Sicurezza Onu, ha aggiunto Moon, “mostra chiaramente che la comunità internazionale ha risposto con una sola voce” ai test nucleari condotti da Pyongyang. A suo parere bisogna intensificare le sanzioni e la pressione sul regime “per portare la Nordorea sulla strada del dialogo”. Moon ha poi ricordato di essere nato durante la guerra di Corea, e ha chiesto ai leader mondiali di fare qualsiasi cosa per “prevenire lo scoppio di un conflitto“.
La Banca centrale cinese (Pboc) ha, intanto, chiesto agli istituti di credito locali di bloccare l’offerta di servizi a nuovi clienti nordcoreani e di ridurre il giro dei rapporti in essere. Il mancato rispetto delle sanzioni decise dal Consiglio di sicurezza dell’Onu contro Pyongyang potrebbe causare alle banche “perdite economiche e rischi alla reputazione”, è stato il monito della Pboc. “La gestione degli affari collegati alla Corea del Nord è diventata una questione politica a livello nazionale e di sicurezza nazionale”. La banca centrale ha chiesto di spiegare ai clienti nordcoreani che le loro azioni sono legate alla necessità di “adempiere alle nostre obbligazioni internazionali implementando le sanzioni dell’Onu”. Il settore bancario non l’unico a essere finito sotto pressione nelle relazioni bilaterali: anche le università cinesi, ha riportato ad esempio il South China Morning Post, hanno avviato una campagna di “limitazione delle ammissioni” di nuovi studenti del Nord. Su quelli già iscritti è stato avviato un lavoro di controllo anche da parte della sicurezza.