Il leader nordcoreano ha affermato di voler tenere colloqui con il presidente sudcoreano Park Geun-hye, sottolineando la necessità di un “grande cambiamento” nelle relazioni tra Nord e Sud. Lo riporta l’agenzia di stampa sudcoreano Yonhap. Nel suo discorso di inizio anno in diretta tv, Kim ha spiegato che Pyongyang “metterà in atto ogni possibile sforzo” per portare avanti il dialogo e la cooperazione con Seul. “Non abbiamo motivi per non intraprendere colloqui ad alto livello” se il Sud vuole davvero migliorare le relazioni bilaterali attraverso il dialogo, ha detto il leader nordcoreano.
Un’apertura al dialogo era stata avviata il 29 dicembre scorso, quando, da Seul, il ministro dell’Unificazione con delega alle questioni nordcoreane, Ryoo Kuhl-jae, aveva proposto di riprendere i colloqui ad alto livello con la Corea del Nord per spianare la strada a una “unificazione pacifica”. L’argomento principale messo sul tavolo delle trattative riguardava la riunificazione delle famiglie separate durante la guerra di Corea, avvenuta più di sessant’anni prima. Il grande eco mediatico riservato alla proposta del ministro della Corea del Sud deve aver spinto il giovane dittatore nord coreano– sempre attento a un utilizzo propagandistico dei mezzi di comunicazione – a compiere un passo deciso nella direzione del cambiamento. Un primo passo, a patto che non si fermi alle sole parole.