La minaccia nucleare āmade in Corea del Nordā sembrerebbe essere tuttāaltro che fantasiosa e le dichiarazioni del leader supremo della Repubblica Democratica di Corea Kim Jong-un non sarebbero deliri di un folle. O almeno, non sarebbero deliri virtuali. Le immagini satellitari rilevate da Punggye-ri dal 7 luglio indicherebbero, infatti, un alto livello di attivitĆ nella zona dove si svolgono i test nucleari della bomba a idrogeno e sembrerebbe che l’impianto sia acceso e pronto ad attivato su eventuale ordine.
I dati fotografici sono stati analizzati dagli esperti della Think Tank statunitense dell’Istituto Usa-Corea della John Hopkins University. Sono state registrate manovre di approvviggionamento a nord di Kilju, dove era stato condotto il quarto test nucleare, lo scorso gennaio, che aveva causato un sisma artificiale, secondo quanto dichiarato nellāoccasione dalle autoritĆ sudcoreane e dal Servizio geologico americano.
Un veicolo di piccole dimensioni insieme ad alcuni camion che trasportavano minerali grezzi sarebbe stato fotografato dal satellite, e ciĆ² attesterebbe che il tunnel ĆØ in attivitĆ . “Basandosi soltanto sulle immagini non ĆØ possibile determinare se questa sia attivitĆ di manutenzione, di scavo o di preparazione per un quinto test nucleare”, si legge sul sito ā38Northā. “Ć chiaro, perĆ², che la Nord Corea sta mantenendo l’area in attivitĆ , per futuri test nucleari, ove dovesse arrivare l’ordine da Pyongyang”, la Capitale.
Il progetto delle bombe di ānuova generazioneā, chiamate H dal simbolo chimico dellāidrogeno, e molto piĆ¹ potenti della cosiddetta bomba A, era stato avviato dai nordamericani negli anni Cinquanta. La prima esplosione sperimentale fu fatta il 1 novembre 1952 nel Pacifico settentrionale, nellāarcipelago delle Isole Marshall. La pioggia radioattiva che ĆØ generata produce danni di lunghissimo periodo, avvelenando cibi e provocando terribili malattie, come il cancro, distruggendo lāambiente.