Provocazioni. La Corea del Nord non usa mezzi termini nei confronti degli Stati Uniti e ritiene “fuorviante” la tesi sostenuta da Washington secondo cui le sanzioni hanno spinto il dittatore Kim Jong-un ad aprire le trattative con la Corea del Sud. Lo riferisce l'Associated Press citando dichiarazioni di un portavoce del ministero nordcoreano degli Esteri diffuse dall''agenzia ufficiale Kcna. Secondo il portavoce, sostenere che la linea dura degli Usa ha condizionato le decisioni di Kim è un “pericoloso tentativo” di rovinare il clima di distensione stabilitosi con il summit tra il leader norcoreano e il presidente sudcoreano Moon Jae-in. “Gli Usa stanno deliberatamente provocando la Repubblica democratica popolare di Corea mentre la situazione nella penisola coreana si sta muovendo verso la pace e la riconciliazione”, ha detto il portavoce, che ha invitato a non considerare come una debolezza le aperture di Pyongyang al dialogo e ha criticato le continue “pressioni e minacce militari” degli Usa.
Intanto l'amministrazione americana ha reso noto che Donald Trump riceverà il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in alla Casa Bianca il prossimo 22 maggio per preparare il vertice con il dittatore nordcoreano Kim Jong-un. Lo ha comunicato la portavoce Sarah Sanders, dopo che Trump ha annunciato che sono state definite data e luogo dello storico incontro con Kim.