Il presidente iraniano Hassan Rohani, che si trova a Istanbul per il 13° summit dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic), s’incontrerà oggi ad Ankara con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Durante la bilaterale verranno affrontati anche i principali dossier regionali, a partire dalla Siria. Negli ultimi mesi, dopo la fine delle sanzioni internazionali contro l’Iran, diversi incontri a livello governativo hanno sottolineato l’intenzione di rafforzare ulteriormente le relazioni economiche tra i due Paesi.
“Perché dobbiamo chiedere ai non musulmani di risolvere i nostri problemi? Dovremmo essere capaci di farlo da soli. L’80% delle riserve di petrolio dell’Iraq sono divise tra i non iracheni che hanno invaso l’Iraq e lo stesso vale per la Libia” ha detto ieri Erdogan durante la riunione dell’Oic. “Il mondo musulmano deve fare i conti con tre problemi principali: l’opposizione interconfessionale (tra sunniti e sciiti, ndr), il razzismo e il terrorismo”, ha aggiunto il leader di Ankara, lanciando quindi un’appello all’unità dei Paesi islamici: “Abbiamo una sola religione, l’Islam. Il sunnismo e lo sciismo non sono la nostra religione”.