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Commissione Ue, Von der Leyen incassa la fiducia

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Ancora non è chiaro se da oggi l’Europa cambierà davvero volto. Di certo la sfida della nuova guida Ursula von der Leyen sembra non aver nessuna paura di affrontarla. Davanti alla plenaria dell’Europarlamento, l’eletta presidente della Commissione europea incassa la fiducia dei parlamentari (461 favorevoli, 157 contrari) e traccia il profilo di quella che sarà l’Unione che verrà, idealmente pronta a raccogliere ufficialmente il testimone di Jean-Claude Juncker e a rispondere in modo nuovo alle sfide di ieri e guardare con spirito ottimista a quelle del domani: “Nei prossimi 5 anni – ha spiegato Von der Leyen – la nostra unione porterà avanti una trasformazione di società ed economia, è la cosa giusta da fare e non sarà semplice”. In sostanza, nel chiedere il sostegno degli eurodeputati (che voteranno oggi il varo della sua Commissione), la presidente eletta chiarisce gli intenti innovativi della nuova Ue, convinta che il futuro europeo si giochi sulle risposte che sarà in grado di fornire sulle grandi tematiche mondiali.

Dossier ambiente

C’è il tema ambientale in cima alla lista, forse il più urgente nel novero dei dossier aperti. Secondo Von der Leyen, “prima l’Europa si muove e maggiori saranno i vantaggi per cittadini. Venezia sotto l’acqua è una questione vitale. Vediamo le foreste in Portogallo colpite da incendi, la siccità in Lituania. E’ successo anche in passato, ma non possiamo perdere neanche un secondo”. Un modo per fronteggiare in spirito unitario la sfida dell’emergenza climatica, tema ormai sempre più orbitante nel dibattito pubblico e, quindi, prioritario in un’agenda europea che auspica un passaggio verso una neutralità climatica “equa e inclusiva… Noi ci candidiamo a essere un soggetto in grado di definire gli standard globali, ma è evidente che dobbiamo portare con noi il mondo intero a convergere sugli obiettivi. Serve una parità di condizioni nel mercato. Per questo i nostri accordi commerciali contengono una parte sulla sostenibilità ambientale”. Di sicuro, ha sottolineato la presidente eletta, “ogni Stato membro dell’Ue si è impegnato per gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu”, precisando che “Paolo Gentiloni gestirà il raggiungimento degli obiettivi: ne è convinto e io credo in lui”.

Sfide interne

Occhio vigile anche sui dossier interni, con il tema Brexit in stato di quiescenza ma in attesa di essere definito una volta per tutte, se non altro in merito a quelli che saranno i rapporti dell’Ue a guida Von der Leyen con un futuro ex membro di grande rilevanza sul piano internazionale, la cui uscita è stata gestita da una Commissione diversa: “Un membro della nostra famiglia intende lasciare la nostra Unione e io non ho mai sottaciuto che sarò sempre una remainer. Ma rispetteremo la decisione dei britannici e troveremo sempre delle soluzioni alle sfide comuni, ma qualsiasi cosa serba il futuro per noi il legame e l’amicizia dei nostri popoli non possono essere spezzati”. E, rimarcando la deleteria spaccatura sul tema migranti, Von der Leyen ha fatto sapere che la nuova Europa dovrà impegnarsi per fornire “una risposta concreta ed efficace”, orgogliosa dei propri valori e dello stato di diritto. E’ stato tragico sapere che una madre in Vietnam ha ricevuto il messaggio dalla figlia che stava morendo asfissiata nel cassone di un camion. Per quelle persone, le loro madri, i padri, gli amici, siamo tutti d’accordo che questo non deve più succedere”. L’obiettivo sarà “rompere il modello crudele dei trafficanti, riformare i sistemi di asilo senza dimenticare i valori di responsabilità e solidarietà, consolidare le frontiere esterne per tornare a un sistema Schengen perfettamente funzionante, investire in partenariati con i Paesi di origine: non sarà facile ma dobbiamo provare“.

Damiano Mattana: