Una squadra agile e ben equilibrata”: Ursula von der Leyen lo racchiude in due concetti chiave il suo team, composto da quelli che saranno i commissari europei nell'ambito del nuovo corso della Commissione europea del dopo-Juncker, dal quale afferma di “aver imparato molto”. Equilibrio è il tema cardine per la neo-presidente, che parla della sua squadra come di un nucleo di uomini e donne “che riunisce competenza ed esperienza… Voglio una commissione che lavori con determinazione e che offra delle risposte, che sia flessibile moderna e agile”. Più contenuti che nomi perché, sostanzialmente, i pronostici della vigilia sono stati tutti rispettati. Unica novità è la figura dei tre vicepresidenti esecutivi: Frans Timmermans (Patto verde con delega al clima), l'ex vice di Moscovici, Vladis Dombrovskis (Politiche economiche con delega ai servizi finanziari), la danese Margrethe Vestager (Digitale con delega alla Concorrenza), la ceca Vera Jourova (Valori e trasparenza), la croata Dubravka Suica (Democrazie e demografia), lo slovacco Maros Sefcovic (Relazioni istituzionali) e la greca Margritis Schinas, che ottiene l'importante commissione alla Sicurezza con delega alla migrazione.
Gentiloni agli Affari economici
Notizia importante per l'Italia, è la nomina (prima assoluta per il nostro Paese) di Paolo Gentiloni agli Affari economici e monetari. Un debutto, quello italiano, all'EcFin, posizione chiave nel novero della Commissione e per la quale l'ex premier ha ricevuto gli auguri del suo predecessore, Pierre Moscovici: “Il mio successore è un amico e una scelta eccellente. Saprà portare i valori e le idee della famiglia social-democratica”. Sarà lo spagnolo Josep Borrell, invece, a raccogliere invece l'eredità di Federica Mogherini come Alto rappresentante per gli Affari esteri, carica che resterà quindi nell'ambito del Pes.
I commissari
Confermati anche gli altri nomi circolati attorno a Bruxelles nelle scorse ore: il lituano Virginijus Sinkevicius va all'Ambiente e agli Oceani, mentre l'austriaco Johannes Hahn al Budget all'Amministrazione. Altro ruolo chiave, quello al Commercio, verrà rivestito da un irlandese come Phil Hogan (nomina interessante in tema Brexit), mentre l'ex ministro degli Esteri belga, Didier Reynders, andrà alla Commissione Giustizia. Spazio anche alle donne nel team von der Leyen, a partire dalla bulgara Mariya Gabriel, nominata all'Innovazione e alla Gioventù, per poi passare alla portoghese Elisa Ferreira (Coesione e riforme) e alle due svedesi Jutta Urpilainen (Partenariati internazionali) e Ylva Johansson (Affari interni). Sylvie Goulard, francese, va all'Industria, Difesa e spazio. Allo sloveno Janez Lenarcic, la commissione per la Gestione delle crisi. Pronostici confermati anche per il liberale estone Kadri Simons (Energia), la cipriota Stella Kyriakides (Salute), l'ungherese László Trócsányi (Allargamento), il lussemburghese Nicolas Schmit (Lavoro), la romena Rovana Plumb (Trasporti), la maltese Helena Dalli (Parità di genere) e il polacco Janusz Wojciechowski (Agricoltura).