Il programma di sicurezza alimentare indiano non sarà rimesso in discussione dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO): il Paese ha infatti raggiunto un accordo con gli Stati Uniti, che porterà a “una piena attuazione dello storico pacchetto di Bali”, in cui è previsto l’accordo multilaterale sulle facilitazioni commerciali (Tfa). Lo riporta un comunicato dell’ambasciata Usa a New Delhi.
L’intesa raggiunta, si legge nel comunicato, spiana la via a un patto sulle facilitazione degli scambi (Trade Facilitation Agreement o Tfa), “che è il primo accordo commerciale multilaterale nella storia del Wto”. Il trattato di Bali, firmato nel dicembre 2013, era infatti rimasto in stallo a causa di alcune divergenze sulla gestione dei rapporti tra l’India e le imprese agricole locali. Il ministro del Commercio indiano, Nirmala Sitharaman, ha annunciato che l’impasse sull’intesa del Wto può essere superata: gli Stati Uniti hanno deciso di concedere al Paese maggiore libertà sulla questione dei sussidi e sullo stoccaggio degli alimenti.
Sitharaman, durante una conferenza stampa tenuta nella capitale indiana, non ha però voluto dare dettagli sull’accordo raggiunto con Washington: ma si e’ detto fiducioso sulla firma dell’intesa del Wto che “faciliterà le procedure commerciali e porterà a una riduzione dei costi”. Fondamentale la mediazione dell’Europa: il commissario europeo al Commercio Cecilia Malmstroem a Bruxelles ha spiegato: I problemi sono stati superati, osserva Malmstroem. “Con l’intesa tra India e Usa abbiamo raggiunto una svolta importante: i due Paesi hanno risolto le loro divergenze e questo non può che fare bene al commercio internazionale”.