E’ di almeno due morti e decine di feriti il bilancio della sparatoria avvenuta presso la Technical University di Mombasa, in Kenya, dove un commando composto da 10 uomini armati ha aperto il fuoco contro gli studenti e gli insegnanti dell’ateneo. I testimoni hanno riferito di decine di giovanissimi iscritti coperti di sangue, intenti a fuggire dal fuoco dei killer sbucati dalla boscaglia che circonda l’edificio. Gli uomini hanno concentrato i loro colpi sull’auto della polizia che scortava un bus di studenti proveniente dagli ostelli e diretto al campus. Le vittime, come riportato dal ‘Daily Star’, sarebbero due donne impiegate nel personale dell’ateneo.
Il precedente
Non è ancora stato possibile stabilire quali siano le motivazioni dell’attacco che, all’opinione pubblica locale, ha riportato alla mente la strage di Garissa la quale, il 2 aprile 2015, costò la vita a 147 studenti, in maggioranza cristiani (in quell’occasione, la carneficina fu rivendicata dal gruppo terroristico al-Shaabab). Di certo, l’attacco odierno alla Tum avviene in un momento alquanto delicato per il Paese africano, prossimo alla nuova tornata elettorale decisa dopo l’annullamento delle votazioni di agosto che avevano confermato alla presidenza del Kenya l’uscente Uhuru Kenyatta. La Corte suprema, in quella che è stata una decisione storica per questo Stato, ha accolto il ricorso dello sconfitto Raila Odinga il quale, già a votazioni in corso, aveva denunciato la presenza di brogli volti a favorire il suo avversario.
Tensione in Kenya
Per il momento non è chiaro se l’attacco alla Technical di Mombasa sia o meno correlato al periodo di tensione sociale in corso in Kenya né, tantomeno, l’identitàdegli attentatori. Il clima di fermento che sta accompagnando il Paese alle elezioni ha interessato anche le università locali che, nei giorni scorsi, hanno organizzato manifestazioni di protesta, in particolare dopo l’arresto del deputato Babu Owino, personaggio popolare in quanto ex leader studentesco, accusato di eversione e incitamento alla violenza. Dopo gli scontri di piazza che avevano portato al ferimento di 27 giovani manifestanti, le autorità kenyote hanno deciso di chiudere la University of Nairobi, apponendo motivazioni di sicurezza e ordine pubblico.