Duro colpo al patrimonio del Daesh. Nel corso di 20 raid condotti sui depositi localizzati dall’intelligence Usa tra Iraq e Siria sono stati distrutti contanti per 800 milioni di dollari. In un solo colpo sono stati volatilizzati 150 milioni a Mosul in Iraq, la prima grande citta’ conquistata a giungo del 2014 dal califfato, dove i jihadisti trovarono 400 milioni di dollari nelle casse della filiale locale della banca centrale.
A dare l’annuncio il generale Peter Gerstein, vicecomandente delle operazioni contro Isis, secondo quanto riporta la Bbc. Secondo il generale la perdita di questa montagna di denari ha contribuito al crollo del 90% nel reclutamento di nuovi jiahdisti. L’ammontare esatto della ricchezza del Daesh accumulata negli ultimi 2 anni non è ovviamente noto ma formalmente l’Isis aveva approvato un bilancio nel 2015 di 2 miliardi di dollari con una previsione di surplus di 250 milioni.