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Colonie, Abu Mazen minaccia di sospendere la cooperazione sulla sicurezza con Israele

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L’Autorità nazionale palestinese è pronta a interrompere la cooperazione sulla sicurezza con Israele, se Tel Aviv continuerà con la politica di colonizzazione della Cisgiordania. Lo ha detto il presidente Abu Mazen in Senato. “Siamo impegnati sulla strada della pace e della sicurezza – ha spiegato Abbas – ma ho un limite. Per esempio, se Israele continua la colonizzazione, abbiamo già delle decisioni per sospendere la cooperazione sulla sicurezza ma ne ho bloccato l’applicazione, finora”.

Intanto due ong israeliane hanno fatto ricorso alla Corte suprema di Gerusalemme contro la legge sulla “regolarizzazione” delle colonie su terre private palestinesi in Cisgiordania, appena approvata dalla Knesset (il Parlamento). Nel ricorso si afferma fra l’altro che tale legge è in contrasto col diritto internazionale ed umanitario, e che e’ inoltre incompatibile col sistema legale israeliano.

Il ricorso è stato presentato da Adalah (una Ong per la difesa dei diritti della minoranza araba in Israele) nonché dal Centro di Gerusalemme per i diritti umani. Essi sostengono che la legge viola gravemente il diritto di proprietà dei palestinesi residenti in Cisgiordania. ”Costoro – affermano le due Ong – si trovano alla mercé altrui, privi di difese legali” ed esposti al rischio di essere privati delle loro proprietà “a beneficio dei coloni israeliani, sulla base di una ideologia etno-ideologica”. “Lo scopo dichiarato ed evidente della legge – proseguono – è la volontà di preferire gli interessi di questo gruppo”. Al ricorso si sono associati 17 enti locali palestinesi della Cisgiordania che hanno presentato una documentazione relativa alla presenza di colonie su terre private palestinesi. Il quotidiano Maariv aggiunge che anche il Consigliere legale del governo Avichay Mandelblit potrebbe decidere di presentarsi alla Corte Suprema per sostenere il ricorso, ed opporsi anch’egli alla nuova legge.

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