Nel corso di un colloquio telefonico il premier greco Alexis Tsipras e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan hanno concordato che giovedì prenderanno parte alla conferenza multinazionale su Cipro di Ginevra solo se il raggiungimento di una soluzione sarà davvero vicino. Lo riferisce il quotidiano greco Ekathimerini online, secondo cui, stando a collaboratori di Tsipras, le distanze tra le parti sono ancora notevoli e più probabilmente Grecia e Turchia saranno rappresentate alla conferenza dai rispettivi ministri degli esteri, Nikos Kotzias e Mevlut Cavusoglu.
Il vertice, che si svolge sotto gli auspici del consigliere speciale del segretario generale dell’Onu per Cipro, Espen Barth Eide, prevede per giovedì una riunione del presidente cipriota Nicos Anastasiades ed il leader della comunità turco-cipriota Mustafa Akincidei con i cosiddetti garanti di Cipro, ovvero Grecia, Turchia e Gran Bretagna.
Il due si sono incontrati lunedì a Ginevra e nei prossimi giorni sono previsti nuovi colloqui per chiarire le questioni in sospeso. Il vertice culminerà giovedì con una riunione dei cosiddetti garanti di Cipro, ovvero Grecia, Turchia e Gran Bretagna, per affrontare la spinosa questione degli arrangiamenti per la sicurezza dell’isola all’indomani di un eventuale accordo tra greco-ciprioti e turco-ciprioti. Cipro è divisa in due dall’estate del 1974 quando, dopo un fallito colpo di Stato di nazionalisti greco-ciprioti contro l’allora presidente Makarios III, ispirato dalla giunta militare al potere ad Atene e teso a riunificare Cipro alla “madrepatria” greca, Ankara decise di inviare sull’isola una forza militare d’occupazione – ancora presente nel Paese – a difesa della minoranza turco-cipriota. Negoziati tra le parti sotto l’egida dell’Onu per la riunificazione dell’isola, più volte avviati ed interrotti, non hanno avuto sinora alcun esito.