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Colloqui di Astana, ribelli siriani favorevoli al prolungamento dei negoziati

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Le trattative di Astana sulla crisi siriana potrebbero superare i due giorni inizialmente previsti: lo sostiene il portavoce della delegazione dell’opposizione, Osama Abu Zeid. “Se i Paesi garanti (Russia, Turchia e Iran, ndr) dicono di aver bisogno di più tempo, di un giorno in più, saremo d’accordo”, ha dichiarato. “Non siamo venuti qui per appena due giorni, abbiamo un obiettivo che deve essere raggiunto”, ha poi aggiunto.

“Adesso – ha aggiunto un altro rappresentante dei ribelli, Yahya al-Aridi – la delegazione dell’opposizione sta lavorando sui particolari dell‘accordo sulla tregua: noi ci aspettiamo che ci sia la tregua, trattiamo con molta attenzione questa questione, e dedichiamo moltissima cura ai più minimi particolari del cessate il fuoco“. Yahya al-Aridi ha poi lanciato una stoccata contro Russia, Iran e Turchia, paesi promotori dei colloqui di Astana: “C’è la sensazione – ha affermato – che i Paesi garanti pensino più ai propri interessi piuttosto che al popolo siriano. Noi vogliamo mantenere la tregua, ma per questo le altre parti devono pensare soprattutto al popolo siriano“.

La delegazione dei ribelli siriani intende, fra l’altro, pubblicare una propria dichiarazione finale sulle trattative in corso da ieri ad Astana, “separata” da quella dei paesi promotori dei colloqui, cioé Russia, Turchia e Iran: “Noi – ha dichiarato Abu Zeid – abbiamo una bozza preparata della nostra dichiarazione, ma se ne parlerà dopo pranzo”. Secondo il rappresentante dell’opposizione, il documento che stanno preparando insieme Turchia, Iran e Russia riguarda solo questi Paesi e nessuna bozza di questa dichiarazione è stata consegnata ai ribelli. “Non abbiamo ricevuto nessuna bozza. Si parla molto di questa bozza, ma non ci è stata consegnata e non la stiamo discutendo“, ha affermato Osama Abu Zeid.

Nel frattempo il ministero della Difesa di Mosca ha detto che per la prima volta aerei da guerra russi hanno compiuto una missione di combattimento in Siria assieme ad aerei della coalizione a guida Usa. Due jet russi e due americani, ha precisato, hanno colpito postazioni dell’Isis vicino ad Al Bab, nel nord della provincia di Aleppo, sulla base di coordinate fornite dagli americani. Poco dopo, tuttavia, un portavoce della coalizione a guida Usa ha smentito tali affermazioni, definendole “sciocchezze“. In precedenza la Russia aveva annunciato di avere colpito anche postazioni dell’Isis nella provincia orientale di Deyr az Zor. Mentre nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno compiuto diversi raid contro centri di comando qaedisti nel nord-ovest della Siria.

Edith Driscoll: