Prima sì, poi no, poi forse. Erano diventate un rebus le dimissioni di Gérard Collomb, ministro dell'Interno di Francia e protagonista di un breve braccio di ferro con il presidente Emmanuel Macron che, nella giornata di ieri, aveva rispedito al mittente la sua lettera di dimissioni (ultimo di una serie di personaggi dell'establishment politico francese. Alla fine, però, dopo un tira e molla di qualche ora, secondo quanto riferito da Bfm-Tv, il presidente Macron si sarebbe convinto ad accettare il forfait di Collomb, delegando al premier Edouard Philippe il Ministero degli Interni: “Abbiamo bisogno di chiarezza nei confronti dei nostri concittadini – aveva detto in un'intervista a Le Figaro – e di chiarezza nei confronti dei lionesi, quindi mantengo la mia proposta di dimissioni”.
La frenata
La volontà di Collomb era di dimettersi dalla sua carica all'intenro dell'esecutivo per dedicarsi anima e corpo alle elezioni per il ruolo di primo cittadino della sua città, Lione. Forse per questo, appellandosi alla mancata sussistenza di un disaccordo di governo, Macron aveva respinto la richiesta di dimissioni, scindendo il caso di Collomb da quelli che erano stati quelli di Nicolas Hulot (ex ministro dell'Ambiente) e Laura Flessel (ex ministro dello Sport): “Un rimpasto di governo deve dipendere da scelte politiche – aveva spiegato, citato da Le Monde -. Hulot ha espresso un sostanziale disaccordo con la politica dell'esecutivo quando ha annunciato di voler lasciare, nel caso di Collomb tutto questo non è avvenuto”.
Verso Lione
Alla fine, il presidente ha deciso di concedere il via libera a Collomb che, perciò, sarebbe pronto a sganciarsi da una carica che, a ogni modo, aveva garantito che avrebbe ricoperto fino all'arrivo di un qualcuno in grado di prendere le sue deleghe che, come detto, per ora passano a Philippe. In ogni caso, Collomb non aveva mai nascosto il suo relae obiettivo, ossia tornare a Lione da protagonista: “Ho spiegato al presidente che francese e i lionesi avevano bisogno di risposte chiare… Ho sempre realizzato ciò che ho detto, e la mia priorità è quella di impegnarmi con la città di Lione”. Desiderio che, ora, avrà modo di realizzare.