Non si placa la tensione in Cisgiordania dove nelle ultime ore altri due uomini sono morti. Uno di loro è stato ucciso mentre cercava di colpire uno dei soldati delle forze di sicurezza israeliane al checkpoint di Jalame, a nord della città di Jenin. Lo ha riferito la polizia israeliana in un comunicato, spiegando che l’aggressore non è stato ancora identificato. Nella nota si legge che l’uomo stava attraversando il valico di frontiera tra Israele e Cisgiordania “armato di coltello e ha cercato di accoltellare una guardia. In risposta, l’aggressore è stato ucciso”.
Nessuna delle guardie è rimasta dall’attacco al checkpoint. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Maan, che cita testimoni oculari, non ci sarebbe stato alcun tentativo di accoltellamento ma le forze armate della zona hanno comunque sparato a un ragazzino di 15 anni. Si tratta della prima vittima della giornata di oggi, dopo che questa mattina un colono ebreo ha denunciato alla polizia locale di aver subito una tentata aggressione con un coltello vicino a Nablus. Sale a due il bilancio dei palestinesi morti nelle ultime ore: il ministero della Sanità ha fatto sapere che ieri un ragazzo di vent’anni ha perso la vita a Gaza dopo essere stato ricoverato per una settimana. Il giovane aveva ricevuto un colpo di pistola alla testa mentre stava protestando vicino alla recinzione che separa l’enclave di Israele.