Nella mattina la cittadina di Nablus in Cisgiordania, è stata sorpresa dall’arrivo di una cinquantina di mezzi dell’esercito israeliano. I soldati dello stato ebraico hanno perquisito le abitazioni di una trentina di palestinesi arrestando almeno 29 membri del gruppo terroristico di Hamas. Tra i fermati ci sarebbero una donna, due giornalisti, alcuni docenti universitari ed ex detenuti nelle carceri israeliane.
Il blitz è il risultato di un’operazione congiunta che ha coinvolto i soldati, gli agenti, la polizia di frontiera e la Shin Bet, il servizio di sicurezza interna. Tra le aree prese in esame dalle forze dell’ordine, figura anche il campo profughi di Balata, dove i militari israeliani hanno sequestrato tra l’altro telefoni cellulari, computer e alcune automobili. La tensione tra i due fronti è aumentata nettamente dal rapimento dei tre adolescenti di Riad il 12 giugno scorso, e da allora si è registrato un aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine nei confronti dei membri del gruppo terroristico palestinese. “Gli arresti – ha spiegato un portavoce della polizia – sono avvenuti a seguito di un aumento di attività di Hamas nell’area di Nablus, con l’obiettivo di svolgere attività di terrorismo contro Israele”.