Una vasta porzione del centro di Pechino sarà sigillata. La chiusura per tre ore, dalle 9.30 alle 12.30 dei due aeroporti internazionali. Centinaia di migliaia di militanti del Partito Comunista dotati di maglietta celeste e fascia rossa al braccio a pattugliare le strade. Queste sono solo alcune delle misure prese in Cina dalle autorità in occasione della parata militare del 3 settembre, durante la quale verranno messe in mostra alcune delle nuove armi dell’esercito cinese, come l’ultima generazione di missili balistici e gli aerei senza pilota, i cosiddetti droni.
La parata cade in un momento delicato per la Cina, scossa dalla crisi della Borsa e dalla tragedia di Tianjin, dove l’esplosione di un magazzino di sostanze chimiche ha causato la morte di almeno 145 persone. In un commento pubblicato lunedì, l’agenzia Nuova Cina ha affermato che – nella parata – dimostrerà “l’aspirazione alla pace della Cina”.
Inoltre, non è “in alcun modo” volta ad “alimentare l’antipatia verso il Giappone”, come “erroneamente sostenuto da alcuni media occidentali”. La parata segnerà il culmine delle celebrazioni per la vittoria della seconda guerra mondiale. Il segretario dell’Onu Ban Ki-moon assisterà all’evento. Tra i capi di Stato che verranno a Pechino per l’occasione, ci saranno il presidente russo Vladimir Putin e la sudcoreana Park Geun-hye. Nessun Paese occidentale ha inviato a Pechino un capo di Stato o di governo.