Potrebbe essere considerata una data storica quella di oggi, in quanto per la prima volta la leader dell’opposizione birmana, Aung San Suu Kyi, è in Cina per la sua prima visita ufficiale che avviene in un momento in cui si registra alta tensione al confine tra i due Paesi. E’ stato il Partito Comunista Cinese (Pcc) – non il governo cinese – ad invitare la presidente della Lega Nazionale del Myanmar per la democrazia (Nld), che si tratterrà nel Paese fino al 14 giugno insieme ad una delegazione del suo partito.
Il governo di Pechino è stato negli ultimi anni un forte alleato della giunta militare del Myanmar, che ha tenuto il premio Nobel per la pace agli arresti domiciliari per 15 anni. Ma ora, la Nld potrebbe vincere le elezione previste per novembre e assumere quindi un ruolo fondamentale nelle relazioni tra Myanmar e Cina. Lo scopo del viaggio è proprio quello di migliorare i rapporti – già difficili a causa delle buone relazioni con gli Stati Uniti e alcuni loro alleati asiatici – tra il governo birmano e Pechino.
I responsabili della visita hanno annunciato che Aung San Suu Kyi incontrerà il presidente Xi Jinping e il premier Li Keqiang, ma non sono state rilasciate maggiori informazioni, inoltre gli eventi legati agli incontro tra i leader saranno aperti solo agli organi della stampa cinese.