Nuovo giro di vite in Cina che andrร a colpire le Ong che operano sotto la Muraglia. LโAssemblea Nazionale del Popolo โ ossia il parlamento cinese โ ha annunciato lโapprovazione di una nuova legge che andrร a colpire piรน duramente le Ong straniere presenti sul territorio, tra cui anche Save The Children, Greenpeace e le camere di commercio dei Paesi stranieri.
Tra le prime critiche alla nuova legge, di cui non si conoscono per il momento i dettagli, cโeโ soprattutto la vaghezza delle nuove norme per operare in Cina, con il rischio di limitare le attivitร delle organizzazioni soprattutto a carattere sociale e ambientale. Tra le nuove norme contenute in una bozza diffusa nelle scorse ore cโรจ quella di cui si parla giร dallโanno scorso, riguardante lโobbligo di avere come partner un organo governativo cinese e quella di riportare le attivitร delle Ong alle autoritร . Inoltre, secondo le nuove norme, alle Ong straniere รจ vietato assumere personale cinese, salvo il caso in cui sia stato rilasciato un permesso speciale da parte del governo.
Molti utenti di Weibo, il Twitter made in Cina, nelle ultime ore si sono scatenati sul web dimostrando tutta la loro contrarietร alla nuova legge. โMettere le Ong sotto lโautoritร di Pubblica Sicurezza significa vederle come nemiche โ ha spiegato un netizen cinese โ รจ come chiudere la porta contro il mondoโ. Tra i casi di maggiore risonanza relativa a persone che lavorano nelle Ong cโรจ quello dellโattivista svedese, Peter Dahlin, che รจ stato arrestato con lโaccusa di danno alla sicurezza nazionale ed espulso a gennaio scorso dopo una โconfessioneโ televisiva trasmessa da Cctv. Gli osservatori dei diritti umani lamentano da tempo una stretta sulle libertร civili in Cina: lo scorso anno sono stati arrestati in Cina circa trecento tra avvocati e attivisti per i diritti.