Pechino è “fiduciosa” su un possibile accordo con Washington riguardante la disputa sul commercio e riconosce pubblicamente per la prima volta la scadenza dei novanta giorni per l'arrivo alle trattative.
Il comunicato
Il ministero del Commercio di Pechino sottolinea che i team economici dei due Paesi saranno impegnati nelle consultazioni “nei prossimi 90 giorni secondo un calendario e una tabella di marcia chiari“.
Il comunicato giunge poco dopo una serie di tweet dai toni forti del presidente Usa, Donald Trump, sulla disputa con la Cina: nei suoi messaggi il presidente Usa si è definito “uomo delle tariffe” e ha minacciato che con Pechino sarà “accordo vero o niente“, con la ripresa dell'escalation tariffaria, che già oggi vede merci per centinaia di miliardi di dollari sottoposte a dazi negli scambi tra le due grandi economie mondiali. La Cina, precisa il ministero del Commercio, “comincerà dall'attuazione di questioni specifiche” su cui Cina e Stati Uniti “hanno raggiunto il consenso”. “Prima è, meglio è“, conclude la nota, in riferimento alle trattative in corso.
Petrolio
L'unità di trading del greggio del gigante del petrolchimico cinese, Sinopec, sta, intanto, valutando la ripresa delle importazioni di greggio dagli Stati Uniti entro marzo prossimo. Lo hanno rivelato all'agenzia Reuters fonti a conoscenza delle mosse del gruppo. La Cina aveva interrotto le importazioni dopo l'inasprirsi dello scontro sul commercio. Il settore dell'energia, assieme a quello agro-alimentare e industriale era stato espressamente citato in una nota della Casa Bianca tra quelli che sarebbero stati soggetti a un “non ancora concordato, ma molto sostanziale” aumento degli acquisti da parte della Cina per ridurre lo squilibrio commerciale tra le due economie.