Pechino, dopo le misure prese lunedƬ, cerca ancora di bloccare le perdite sui mercati cinesi, ordinando ai 112 colossi imprenditoriali statali di non vendere azioni, ma semmai di comprarle per stabilizzare il loro valore. Lāannuncio arriva dopo lāennesima seduta con fortissime perdite per i listini di Shangai, Shenzen e Hong Kong. A nulla ĆØ valso finora lāintervento della Banca centrale con iniezioni di liquiditĆ e sospensione di titoli.
I mercati finanziari dunque sono ancora in tilt e lāeconomia viaggia ben al di sotto delle aspettative fissate per lāanno in corso: questo mix micidiale sta diventando un peso insostenibile per il futuro della Cina. Lāindice delle societĆ tecnologiche di Shenzhen ieri ha perso il 5,8%, lo Shangai composite ha chiuso a 3,722.13, in calo dellā1,3%. Comunque in totale, in meno di un mese i mercati cinesi hanno perso oltre il 30%.
Il martedƬ nero delle borse cinesi prova la scarsa presa delle misure adottate nel weekend dal Consiglio di Sato per evitare il peggio. La Banca centrale cinese ha iniettato 50 miliardi di yuan (pari a 8,2 miliardi di dollari) nel mercato, ma ĆØ giĆ la quarta iniezione di denaro consecutiva che Pboc effettua. Sembra inoltre che giovedƬ sia in arrivo unāaltra valanga di liquiditĆ da 35 miliardi.
Il timore ora ĆØ che il contagio da mancanza di fiducia passi dalle borse allāeconomia reale ĆØ molto forte. Infatti, se il crollo del mercato azionario dovesse continuare, la fiducia dei consumatori ne sarebbe colpita, insieme alla stabilitĆ finanziaria.