Il governatore della regione cilena di Magallanes, José Fernandez, dalla cui capitale, Punta Arenas, decollò l'Hercules C-130 scomparso mentre volava verso l'Antartide con 38 persone a bordo, questa mattina ha comunicato che sono stati trovati dei resti umani nel Mar di Drake, zona dove si è perso il contatto radar con il velivolo. secondo quanto riferisce la radio BioBio, si tratterebbe dei resti di almeno cinque passeggeri e di numerosi relitti dell'aereo.
Le dichiarazioni dell'aeronautica cilena
La scoperta è arrivata poco dopo che l'Aeronautica cilena (Fach) ha riferito di aver individuato dei resti di spugne appartenenti a parti dell'aereo che galleggivano nel mare che separa il Cile dal continente ghiacciato, le cui acque sono considerate tra le più turbolente del pianeta. Il ritrovamento, ha precisato la radio BioBio, è stato realizzato dall'unità della Marina cilena “Marinero Fuentealba”. L'amminastratore regionale Fernandez ha rivolto un appello ai media, invitandoli ad essere rispettosi con le famiglie delle vittime, perché esiste ancora una speranza di “troavare vivo alcuno dei passeggeri”.
La collaborazione del Brasile
Intanto, via Twitter, il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha annunciato che la nave della marina brasiliana “Almirante Maximiano” ha rinvenuto “oggetti personali e relitti compatibili” con il C-130 cileno. Il capo dello Stato ha precisato che il materiale è stato rinvenuto a circa 280 miglia nautiche (518 chilometri” da Ushuaia, in Argentina. La “Almirante Maximiano” è la nave che il Brasile utilizza nei suoi progetti scientifici in Antartide ed era una delle più vicine al luogo in cui l'aereo cileno è scomparso.