Donald Trump licenzia Kirstjen Nielsen, la segretaria per la Sicurezza Interna, responsabile per la politica dei migranti e diventata nei mesi scorsi il volto delle controverse separazioni delle famiglie fermate al confine.
Sostituto
Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente Usa in un tweet in cui ha reso noto che verrà sostituita da Kevin McAleenan, attuale capo dell'Ufficio dogane e confini, che va allungare la schiera di segretari ad interim dell'amministrazione.
Poco dura
Trump ha reso nota la sua decisione dopo un colloquio alla Casa Bianca al quale Nielsen è arrivata non intenzionata a dimettersi ma, rivelano fonti dell'amministrazione, è stata costretta a farlo dal presidente che, nel corso dei 18 mesi di mandato, più volte ha espresso frustrazione per le sue posizione da lui definite troppo poco dure sui migranti.
In rotta da tempo
Con la stessa motivazione, due giorni fa, Trump ha ritirato all'improvviso la nomina da lui stesso fatta per il nuovo capo dell'Ice, la temuta polizia anti-immigrati, Ronald Vitiello, affermando di volere andare “in una direzione più severa”. Il presidente americano era stato sul punto di licenziare Nielsen già lo scorso autunno, furioso per l'avvicinarsi al confine Usa della carovana dei migranti.
La ministra sembrava essersi però riconquistata la fiducia dopo aver ordinato agli agenti di confine di usare i lacrimogeni contro i migranti che cercavano di sfondare la barriera e dopo aver convinto il Messico ad accogliere i migranti in attesa della risposta per la loro richiesta di asilo negli Usa. Nielsen aveva parecchi nemici alla Casa Bianca, in particolare il consigliere per la Sicurezza, John Bolton, e Stephen Miller, il falco anti-immigrati che guida la politica di Trump in materia, che consideravano la protetta dell'ex capo dello staff John Kelly non in grado di portare avanti una linea sufficientemente dura e severa.