C'è una prima bozza di accordo tra Regno Unito e Ue sulla seconda fase della Brexit. L'intesa riguarda diversi aspetti fondamentali del divorzio fra Londra e Bruxelles. Resta ancora aperta la questione della frontiera nord-irlandese.
L'annuncio
“Abbiamo trovato un'intesa su un'ampia parte di quel che costituirà l'accordo internazionale per il ritiro ordinato del Regno Unito dall'Ue” ha annunciato il capo negoziatore comunitario, Michel Barnier, intervenuto in conferenza stampa insieme a David Davis. “Abbiamo fatto un passo significativo verso Brexit, ha aggiunto quest'ultimo, secondo cui “un buon accordo sul ritiro è più vicino che mai“. Certo, ha precisato Barnier, si tratta “di una tappa“, ma i passi avanti ci sono. A cominciare dal periodo di transizione, uno dei punti più controversi del negoziato. Dopo l'addio ufficiale di Londra previsto per la fine di marzo dell'anno prossimo, il Regno Unito ancora per 21 mesi e quindi fino al 31 dicembre del 2020 (un arco temporale non lontano dai due anni richiesti da Londra), continuerà a essere soggetto alle norme europee. “La transizione avrà un tempo limitato durante il quale il Regno Unito non avrà alcun ruolo decisionale nella Ue – ha spiegato Barnier – ma dovrà sottostare alle sue regole. Allo stesso tempo Londra conserverà tutti i benefici del mercato unico e dell'unione doganale durante la transizione”, ha aggiunto. “I cittadini e le imprese hanno bisogno di certezze per prepararsi al futuro – ha sottolineato Davis,- oggi c'è una certezza su termini e condizioni” della transizione.
Il nodo irlandese
Mentre sui diritti dei cittadini l'accordo sembra essere chiuso (i cittadini che andranno in Gran Bretagna fino alla fine del periodo di transizione avranno gli stessi diritti dei britannici e viceversa) resta da dirimere la questione della frontiera irlandese. Barnier ha spiegato che nell'accordo, almeno per il momento, sarà presente il cosiddetto “backstop”, la soluzione di salvaguardia che era stata concordata dalle parti a dicembre. Ci sarà quindi un confine doganale con il Nord Irlanda fino a quando non sarà negoziata un'altra eventuale soluzione tra le parti. Soluzione, aggiunge il francese, che deve “essere praticabile per evitare un confine fisico e proteggere la cooperazione nord-sud”. “Siamo disposti a guardare a tutte le opzioni che ci permettano di raggiungere i nostri obiettivi in modo costruttivo” ha aggiunto il capo negoziatore Ue, sottolineando che “l'Irlanda e l'Irlanda del Nord formano una parte distinta all'interno del quadro dei negoziati per il ritiro ordinato del Regno Unito dall'Ue”. Su questo punto ancora un accordo non c'è, dunque, ma “abbiamo concordato con il Regno Unito un'agenda dettagliata per le discussioni nel corso delle prossime settimane”.