“Ho ringraziato il Santo Padre per il suo contributo al riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti”. E’ quanto dichiarato dal presidente Raul Castro al termine dell’udienza privata con Papa Francesco durata circa 50 minuti. Il leader cubano ha presentato al Papa i sentimenti del suo popolo nell’attesa e preparazione della sua prossima visita nell’Isola nel mese di settembre. “Il Presidente ha offerto al Papa – ha dichiarato il direttore della Sala stampa vaticana padre Lombardi – una preziosa medaglia commemorativa della Cattedrale dell’Avana e un quadro di arte contemporanea, che rappresenta una grande croce composta di relitti di barconi sovrapposti, davanti alla quale vi è un migrante in preghiera”.
Il vescovo di Roma ha ricambiato con l’esortazione apostolica Evangelii Gaudium e un grande medaglione che rappresenta San Martino in atto di coprire il povero con il suo mantello. “Con questo mantello copre il povero – ha spiegato il Pontefice –. E’ un’intuizione di quello che dobbiamo fare: dobbiamo coprire la miseria della gente e poi promuovere la gente. Mi piace molto regalare questo, perché è un segno di buona volontà”. Il successore di Pietro, poi, consegnando l’altro dono a Castro gli ha detto: “Questo è il testo dove ci sono alcune di quelle dichiarazioni che a lei piacciono”, con “una parte religiosa e una parte sociale”. Il presidente cubano ha incontrato anche Matteo Renzi.
Al termine dell’appuntamento ha dichiarato ancora: “Sono rimasto molto colpito dalla saggezza e modestia del Papa. Leggo tutti i suoi discorsi e a Renzi ho detto: ‘se il Papa continua così tornerò alla Chiesa cattolica’. Io sono del partito comunista che non ha mai ammesso i credenti” anche se ora si sono fatti passi avanti, ha continuato. “Lui è un gesuita – ha puntualizzato – e anche io in qualche modo perché ho studiato dai gesuiti. Quando il Papa verrà a Cuba a settembre io prometto di andare a tutte le messe e già ora leggo tutti i suoi interventi”.
Poi l’incontro e la conferenza stampa con Renzi. Temi più politici, e nella conferenza stampa un accenno ai diritti umani per poi tornare al disgelo e concludere: “Noi non avremmo mai dovuto essere inclusi nella lista dei paesi terroristi. Forse il prossimo 28 maggio il Senato degli Stati Uniti ci toglierà da questa famosa lista”. “Oggi possiamo toccare con mano che molto sta cambiando”, ha detto Renzi durante l’incontro con la stampa dopo il bilaterale con castro. “La storia fa il suo corso e vogliamo e dobbiamo essere protagonisti. Oggi possiamo scrivere una pagina nuova e sono convinto che possiamo fare molto insieme”. Castro ha scelto parole concilianti: “I rapporti tra Italia e Cuba sono perfetti”. Commenta poi su facebook in serata dicendo: “E’ una bellissima pagina della storia”.